Anche gli insegnanti precari comunali piangono
Monica Capezzuto - 11-11-2009
Questa è una lettera per chiunque abbia voglia di ascoltare una piccola storia, una di quelle che hanno per denominatore comune la parola precario.
E' una storia di chi può e chi non può, di stabilizzazione e di sfiga, un terno al lotto targato Napoli in cui chi ha il requisito vince e chi non ce l'ha ringrazia il cielo che quest'anno ce l'ha fatta. Ma che potrebbe essere l'ultimo.
Infatti chiunque, a partire dai vertici del comune di Napoli, abbia creduto che la stabilizzazione avesse risolto il problema degli insegnanti precari comunali si sbaglia di grosso.
E' una storia di chi può e chi non può, di stabilizzazione e di sfiga, un terno al lotto targato Napoli in cui chi ha il requisito vince e chi non ce l'ha ringrazia il cielo che quest'anno ce l'ha fatta. Ma che potrebbe essere l'ultimo.
Infatti chiunque, a partire dai vertici del comune di Napoli, abbia creduto che la stabilizzazione avesse risolto il problema degli insegnanti precari comunali si sbaglia di grosso.